La contaminazione radioattiva prodotta dalla centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata dal catastrofico tsunami dello scorso 11 marzo, durerà "per decine di anni", secondo l'Autorità francese di sicurezza nucleare (Asn). La notizia arriva mentre l'impianto non è stato ancora messo in sicurezza e oggi colonne di fumo si sono alzate dal reattore 2 e 3.
Bisogna attendere che il Giappone riesca a gestire stabilmente le conseguenze di ricadute consistenti nel suo territorio ed è un problema che il Giappone dovrà trattare per decine e decine di anni. I livelli di radioattività sono stati alzati a causa delle "decompressioni volontarie", con l'emissione di vapori che contenevano particelle radioattive allo scopo di far abbassare la pressione nei reattori. Inoltre ci sono state "perdite" la cui origine è ancora imprecisata, ha spiegato ancora l'Asn.
Intanto si addensano ombre sulla Tepco, la società che gestisce la centrale: "Il piano di controllo delle installazioni e la gestione della manutenzione sono stati inappropriati - aveva concluso l'Agenzia per la sicurezza nucleare in un report sulla sicurezza dell'impianto - La qualità delle ispezioni è stata insufficiente". L'ordine alla Toden era stato quello di correggere la sua condotta e di preparare un nuovo piano di manutenzione entrl il 2 giugno.
Le autorità giapponesi hanno annunciato che effettueranno delle misurazioni per controllare i livelli di radioattività nelle acque del mare in prossimità della centrale nucleare di Fukushima 1. Tassi anomali di radioattività dovuti alla presenza di iodio 131 e di cesio 137 sono già stati rilevati in alcuni alimenti (latte, spinaci, fave) e nell'acqua di rubinetto a Tokyo e in altre città.
Siamo sicuri che il Giappone sia così lontano?
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