mercoledì 16 marzo 2011

Il pesce proveniente dal Giappone in Italia nonostante le radiazioni

Nessuno stop alle importazioni in Italia del pesce pescato in Giappone dall'11 marzo, ma solo misure restrittive e controlli mirati nei laboratori italiani per accertare i livelli di radioattività. Questa la strada scelta dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, per contrastare l'emergenza nucleare creatasi dopo il terremoto e lo tsunami giapponese.  

Il ministro ne ha parlato oggi a Roma, a margine di un convegno sulla contaminazione agroalimentare. "Le misure restrittive - spiega il ministro - sono relative a prodotti di origine animale, in particolare il pesce pescato e da acquacoltura, e a prodotti di origine vegetale, come salsa di soia, te' verde e alghe. Mentre per il pescato: crostacei congelati, preparati, farine e caviale".
Le restrizioni, comunque, non riguardano i prodotti confezionati prima dell'11 marzo. "Ma anche tra i prodotti sottoposti a misure restrittive - aggiunge Fazio - siamo alle prese con una quota molto bassa delle importazioni, perché siamo sotto sia per il pesce che per i prodotti di origine vegetale, allo 0,1% delle importazioni di categoria. Quindi faremo controlli a campione di prodotti confezionati dopo questa data nei nostri laboratori di Foggia e Roma".


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