venerdì 24 giugno 2011

Omicidio di Melania Rea uccisa con tecnica militare

Spunta un nuovo elemento sull'omicidio di Melania Rea. Secondo quanto riporta oggi Il Messaggero, che riporta le carte dell'autopsia effettuata sul corpo della madre 29enne trovata morta nel bosco delle Casermette, Melania sarebbe stata «assassinata con una tecnica militare», chiamata in gergo 'assalto alla sentinella', qualcosa di più vicino ad un film d'azione di Hollywood che alla realtà.

Melania sarebbe stata messa a tacere con una mano sulla bocca, poi le sarebbe stata procurata una forte torsione del capo e successivamente sarebbe partita la prima delle 32 coltellate che le sono state inferte. Questa ricostruzione della tecnica usata per uccidere Melania sarà al centro dell'interrogatorio previsto per questo pomeriggio del marito Salvatore Parolisi, indagato per omicidio volontario. Ad avvalorare la tesi della tecnica militare un altro particolare: i pantaloni della donna furono trovati abbassati fin sopra ai piedi, per renderle impossibile qualsiasi tentativo di fuga.
Secondo quanto rivela il quotidiano, durante l'interrogatorio di questo pomeriggio i pm Monti e Picardi sembrerebbero inoltre intenzionati a utilizzare alcune intercettazioni nuove, ovvero non ancora conosciute. E intanto c'è chi crede che Parolisi si avvarrà della facoltà di non rispondere.


LEGALE PAROLISI: NON MERITA COMMENTI «Non merita nemmeno commenti». È quanto ha detto all'Adnkronos il legale di Salvatore Parolisi, l'avvocato Walter Biscotti sull'indiscrezione riportata stamane da 'Il Messaggerò, secondo cui Melania Rea sarebbe stata uccisa con una tecnica militare, in particolare usando l'assalto alla sentinella. Secondo l'avvocato perugino che lo difende insieme al collega Nicodemo Gentile, l'indiscrezione sulla perizia autoptica del dottor Tagliabracci, non ha nessun valore. 




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