lunedì 28 marzo 2011

Maroni: "rimpatri forzati" dei migranti tunisini

I ministri Maroni e Frattini si sono recati in Tunisia la settimana scorsa e il nuovo governo aveva promesso loro un impegno immediato per evitare l'esodo di massa del popolo tunisino verso le nostre coste. 

La Tunisia aveva infatti promesso ai due ministri un impegno immediato, ma come sottolinea Maroni "le barche continuano ad arrivare. Se non ci sarà un segnale concreto entro i prossimi giorni, procederemo con i rimpatri forzosi". Aggiungendo che da venerdì, giorno dell'incontro col governo tunisino, "oltre mille persone che dicono di essere tunisine. E poi, a bordo di due barconi provenienti dalla Libia, circa mille fra somali ed eritrei".  "Le loro procedure sono troppo lente e in ogni caso non hanno mai accettato i rimpatri collettivi". Non è stato ancora deciso se effettuare il rimpatrio dei clandestini con navi militari o civili, ma nel frattempo si allestiranno dei campi temporanei per l'identificazione e l'espulsione che potranno ospitare fino a 500 persone ciascuna. Si tratta di tende e moduli abitativi gestiti dal Viminale perchè destinati a chi è clandestino e deve essere tenuto sotto controllo prima di essere rimandato a casa". Questi siti "sono stati individuati un po' ovunque" in Italia "in aree militari dismesse". Inoltre il ministro Maroni si è rivolto alle Regioni " minacciandole" di "agiremo d'imperio", come ha dichiarato al Corriere della Sera, nel caso in cui si rifiutino di accogliere i profughi; ogni regione deve contibuire nella misura di un tetto massimo di mille persone per ogni milione di abitanti. 



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