Una volontaria delle Forze armate ha denunciato alla procura di Catania e alla procura del Tribunale militare di Napoli tre superiori per molestie sessuali.
I molestatori sono un maresciallo, un capitano e un tenente donna.
''Gli abusi - come ha spiegato l'avvocato della ragazza Giorgio Carta - sono avvenuti sia in Italia, in particolare in Sicilia, che in Kosovo durante la missione internazionale.
Nella denuncia abbiamo anche scritto che dopo aver parlato degli abusi ai superiori dei denunciati, questi non hanno fatto nulla.
Avevamo chiesto quanto meno di cambiare caserma alla ragazza, ma non abbiamo ottenuto nulla''.
Nel corso della missione all'estero, ha detto ancora l'avvocato, ''la tenente donna le aveva chiesto di avere un rapporto sessuale con due militari stranieri, al rifiuto della mia assistita è cominciato il mobbing''.
''Lei è di origini musulmane e veniva obbligata a partecipare alla messa di Natale e a cantare nel coro, tanto per fare un esempio''.
Ma l'abuso più grave è quello subito ''dal maresciallo'', ha spiegato l'avvocato Carta, in quanto lui ''è un suo superiore diretto e lei tra l'altro precaria''.
''Oltre alle avance il maresciallo le ha messo le mani addosso più volte''.
''In un'occasione la ragazza gli aveva prestato una pen drive e lui gliel'ha restituita con dentro un film porno'', ha concluso.
La denuncia per mobbing e molestie sessuali è stata presentata venerdì scorso.
I molestatori sono un maresciallo, un capitano e un tenente donna.
''Gli abusi - come ha spiegato l'avvocato della ragazza Giorgio Carta - sono avvenuti sia in Italia, in particolare in Sicilia, che in Kosovo durante la missione internazionale.
Nella denuncia abbiamo anche scritto che dopo aver parlato degli abusi ai superiori dei denunciati, questi non hanno fatto nulla.
Avevamo chiesto quanto meno di cambiare caserma alla ragazza, ma non abbiamo ottenuto nulla''.
''Lei è di origini musulmane e veniva obbligata a partecipare alla messa di Natale e a cantare nel coro, tanto per fare un esempio''.
Ma l'abuso più grave è quello subito ''dal maresciallo'', ha spiegato l'avvocato Carta, in quanto lui ''è un suo superiore diretto e lei tra l'altro precaria''.
''Oltre alle avance il maresciallo le ha messo le mani addosso più volte''.
''In un'occasione la ragazza gli aveva prestato una pen drive e lui gliel'ha restituita con dentro un film porno'', ha concluso.
La denuncia per mobbing e molestie sessuali è stata presentata venerdì scorso.
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