Alzato il livello di gravita' dell'incidente nucleare alla centrale di Fukushima, adesso e' stato innalzato a 5 dall'Agenzia nazionale giapponese per la sicurezza nucleare, secondo quanto riferito dall'agenziaa Kyodo news.
E nella loro lotta contro il tempo per scongiurare l'incubo nucleare, i 50 tecnici che si trovano nell'impianto hanno ricevuto rinforzi. Ora in tutto sul posto sono presenti 120 specialisti, come ha riferito un rappresentante del gestore della centrale, la Tepco.
Con l'innalzamento al quinto livello su sette della scala Ines dell'Aiea l'incidente di Fukushima e' cosi' classificato come "con conseguenze significative" mentre in precedenza, al livello 4, le conseguenze erano definite "locali". La nuova classificazione mette Fukushima allo stesso livello raggiunto nel 1979 dall'incidente di Three Mile Island negli Stati Uniti, a due posti dal livello 7 raggiunto con Chernobyl venticinque anni fa.
Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha affermato che la crisi nucleare in corso "non autorizza ancora all'ottimismo". Tuttavia, ha aggiunto di ritenere che la situazione alla centrale nucleare di Fukushima verra' risolta "in un futuro non troppo distante". Le sue parole sono giunte durante un discorso televisivo, ad una settimana esatta dal sisma e lo tsunami che hanno devastato il nord est del paese. Kan, che in alcuni momenti e' apparso con le lacrime agli occhi, ha promesso di "ricostruire il Giappone".
Noi siamo un piccolo paese, ma con il nostro duro lavoro siamo diventati una potente economia, ha sottolineato Kan. E ora, "di fronte alla maggiore sfida del dopoguerra", il paese sapra' rimettersi in piedi, ha assicurato. Il primo ministro ha poi negato di aver nascosto informazioni sulla crisi nucleare. "Il mio portavoce ed io -ha detto- abbiamo passato tutte le informazioni in nostro possesso".
Questa mattina intanto è arrivato in Giappone il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Yukiyo Amano per verificare personalmente l'aggravarsi della crisi nucleare, mentre continua a salire il bilancio delle vittime del potente terremoto seguito da uno tsunami dello scorso 11 marzo.
Amano ha detto di voler raccogliere informazioni dettagliate dalle autorita' giapponesi per decidere quale sia l'aiuto migliore da parte dell'Aiea. Sara' una visita breve quella del giapponese Amano che rientrera' presto a Vienna per discutere della situazione in consiglio Aiea.
Amano ha dichiarato che la situazione nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi "e' seria e grave".
Incontrando il primo ministro giapponese Naoto Kan, il direttore generale dell'Aiea ha rilevato come la comunita' internazionale ritenga che "sono necessarie informazioni piu' dettagliate" sulla crisi in atto a Fukushima. Una crisi, ha sottolineato Amano, "che non riguarda solo il Giappone"; tutto il mondo "deve collaborare con il Giappone e con la gente delle aree colpite".
"Entro un paio di giorni" un team dell'Agenzia internazionale per l'Energia Atomica verra' inviato vicino alla centrale di Fukushima Daiichi per monitorare il livello delle radiazioni. La squadra di quattro specialisti , ha spiegato Amano, iniziera' il monitoraggio a Tokyo e poi si spostera' nel nordest, in prossimita' dell'impianto nucleare danneggiato.
Peggiora intanto il bilancio del terremoto e dello tsunami di venerdi' 11 marzo: i morti sono slaiti a quota 6.539 mentre altre 10.259 sono state dichiarate ufficialmente disperse.
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