Il processo sul caso Ruby "avra' un eccezionale effetto mediatico e diventera', con ogni probabilita', un processo politico e allora, se la scena deve essere questa, tanto vale che Berlusconi si presenti in aula e si difenda".
Queste le parole in una intervista al Corriere della Sera, del senatore del Pdl Marcello Dell'Utri.
"Sono convinto che il cambio di strategia, l'idea insomma di presentarsi in aula sia assolutamente giusto. Credo - aggiunge - che Silvio si sia reso conto che continuare a battere la strada dei vari impedimenti non avrebbe portato da nessuna parte e, anzi, avrebbe persino nascosto qualche rischio concreto".
Sarà un processo molto seguito.
"Si', e lui e' notoriamente piuttosto abile e tuttavia, ecco, con l'affetto che si puo' immaginare, vorrei dargli un piccolo consiglio: mettiamola cosi', forse - sostiene Dell'Utri - un po' di sobrieta', a volte, non guasterebbe.
Parlo di sobrieta' in generale... Non so, per esempio, anche quando dichiara, quando parla, a volte Berlusconi esagera un po', no?"
Cambiando argomento Dell'Utri, parla dell'assetto politico del Pdl: "A questo punto il Pdl ha bisogno non solo di una nuova struttura organizzativa, ma anche di nuovi entusiasmi. Ci sono giovani che meriterebbero di avere piu' spazio. C'e' tutta una base che chiede di essere coinvolta nella vita del partito da troppo tempo affidata alle solite facce.
E' l'ossatura principale del partito che va ripensata e Berlusconi sta riflettendo proprio su questo".
"C'e' gente - continua Dell'Utri - che sta li' ormai da quindici anni, altri hanno addirittura due, tre, a volte quattro incarichi. Sono diventati dei collezionisti di incarichi.
Ci sono presidenti di Provincia e di Regione che non mollano la poltrona, che stanno seduti non ricordo piu' nemmeno da quando.
E tutto questo, per un partito, e' deleterio".
E Claudio Scajola? Potrebbe tornare ad un ruolo di rilievo? "No, non esiste", risponde Dell'Utri.
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